Eugène-Auguste Ysaÿe (Liegi, 16 luglio 1858 – Bruxelles, 12 maggio 1931) è stato un compositore e violinista belga, considerato uno dei più grandi virtuosi del suo tempo. Fu soprannominato “Il Re del Violino” o, come disse Nathan Milstein, lo “zar”.

Ysaÿe iniziò lo studio del violino all’età di quattro anni con il padre, che era un direttore d’orchestra e un violinista professionista. In seguito continuò gli studi con Joseph Massart, Henryk Wieniawski e Henri Vieuxtemps nei conservatori di Liegi e di Bruxelles. Si diplomò nel 1874 e vinse il primo premio di violino.

Nel 1876, Ysaÿe divenne il primo violino dell’orchestra Benjamin Bilse, che in seguito si trasformò nella Filarmonica di Berlino. In questa posizione, ebbe l’opportunità di conoscere e suonare per molti musicisti famosi ed influenti, tra cui Joseph Joachim, Franz Liszt, Clara Schumann e Anton Rubinstein. Quest’ultimo lo invitò ad accompagnarlo in tournée come solista e gli offrì una borsa di studio per studiare a San Pietroburgo.

Nel 1886, Ysaÿe debuttò come solista a Parigi in uno dei Concerts Colonne, ottenendo un grande successo di critica e di pubblico. Da allora, intraprese una brillante carriera internazionale, esibendosi in tutta l’Europa, la Russia e gli Stati Uniti, sia come solista che con il suo quartetto d’archi, fondato nel 1892. Nel 1894, istituì a Bruxelles la Société des Concerts Ysaÿe, che organizzava concerti sinfonici e da camera con la partecipazione di artisti di fama mondiale.

Ysaÿe fu anche un appassionato insegnante e un prolifico compositore. Nel 1886, ottenne una cattedra al Conservatorio di Bruxelles, dove rimase fino al 1898. Tra i suoi numerosi allievi vi furono Mathieu Crickboom, Alfred Marchot, Nicolas Laoureux, Alfred Dubois, Irma Sèthe, Gabriel Bouillon, Joyce Brown, Alberto Bachmann, Aldo Ferraresi, Josef Gingold, William Primrose, Louis Persinger, André de Ribaupierre, Henri Verbrugghen, Nathan Milstein e Remo Bolognini. Anche dopo aver lasciato il conservatorio, Ysaÿe continuò a dedicarsi all’insegnamento e a tenere masterclass in varie città.

Come compositore, Ysaÿe si ispirò alla musica romantica e impressionista francese e alla tradizione violinistica belga. Scrisse prevalentemente opere per il suo strumento prediletto, tra cui sei Sonate per violino solo Op.27 (1923), dedicate a sei famosi violinisti suoi amici o allievi: Joseph Szigeti, Jacques Thibaud, Georges Enescu, Fritz Kreisler, Mathieu Crickboom e Manuel Quiroga. Queste sonate sono considerate tra le più difficili e innovative del repertorio violinistico moderno. Altre opere importanti sono il Poème élégiaque Op.12 (1893), il Poème de l’amour et de la mer Op.19 (1896), il Concerto per violino n.1 in re minore Op.27 (1897), il Concerto per violino n.2 in mi minore Op.28 (1902), il Quartetto per archi “Harmonies du soir” Op.31 (1911) e l’opera in lingua vallona Pier li Houyeu (Petro il minatore) (1931).

Ysaÿe fu ammirato da molti compositori contemporanei che gli dedicarono opere significative per il violino o scritte su sua richiesta. Tra questi vi furono Claude Debussy (Sonata per violino e pianoforte), Camille Saint-Saëns (Concerto per violino n.3), César Franck (Sonata per violino e pianoforte), Ernest Chausson (Poème), Gabriel Fauré (Sonata per violino e pianoforte n.1), Vincent d’Indy (Istar), Guillaume Lekeu (Sonata per violino e pianoforte) e Maurice Ravel (Tzigane).

Come esecutore, Ysaÿe fu caratterizzato da uno stile personale e originale, basato su una tecnica straordinaria, un suono potente e flessibile, un vibrato variato e continuo, una grande espressività e una profonda musicalità. Fu uno dei primi violinisti ad usare il portamento, ovvero lo scivolamento da una nota all’altra, per creare effetti di colore e di emozione. Fu anche un innovatore nell’uso dell’arco, che impugnava con una presa rilassata e flessibile, permettendogli di ottenere una grande varietà di dinamiche e di articolazioni.

Ysaÿe fu influenzato da diversi violinisti del passato, tra cui Niccolò Paganini, Giovanni Battista Viotti, Rodolphe Kreutzer, Pierre Rode, Charles-Auguste de Bériot e Henri Vieuxtemps. A sua volta, influenzò molti violinisti successivi, tra cui Jascha Heifetz, Fritz Kreisler, David Oistrakh, Yehudi Menuhin, Isaac Stern e Itzhak Perlman.

Ysaÿe morì a Bruxelles nel 1931, all’età di 72 anni, a causa di complicazioni dovute al diabete. Fu sepolto nel cimitero di Ixelles. La sua tomba è ornata da un busto in bronzo realizzato dallo scultore belga Oscar Jespers.

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